Regolamento per l’uso del logo, del marchio e del decalogo associazione
OGGETTO E SCOPO
Il Presente Regolamento ha lo scopo di contribuire a tutelare l’immagine associativa definendo le modalità e le possibilità di utilizzo del logo e del marchio ETHICAL TRANSPORT APPROACH da parte dei soci e degli altri soggetti concessionari a cui può essere accordato, a vario titolo, l’uso del logo nell’ambito di manifestazioni, progetti, eventi in genere, promozioni sui canali mediatici, sponsorizzazioni, patrocini e partnership. Il presente Regolamento definisce le regole cui devono attenersi i soci e gli altri soggetti concessionari nell’uso dei loghi e del marchio. Con la sottoscrizione della documentazione che stabilisce il ruolo dei soggetti concessionari, questi si impegnano al rispetto dei requisiti del presente Regolamento applicabile. I loghi e il marchio associativo permettono, ai soci e agli altri soggetti concessionari, di mostrare pubblicamente alle parti interessate in che modo si contribuisce alla realizzazione del grande progetto di solidarietà denominato ETHICAL TRANSPORT APPROACH (in breve anche ETA).
RIFERIMENTI
Normativa sul copyright ed il diritto d’autore
Codice Etico associativo rev.01 del 20/01/2023
Decalogo associazione ETA
DEFINIZIONI
Logo: simbolo grafico che identifica l’associazione ETA.
Marchio: tutto ciò che identifica direttamente o indirettamente l’associazione ETA ed il suo operato, dunque, tutto ciò che identifica il brand ETA, ivi incluso, il logo.
Decalogo: è la sintetica rappresentazione, esplicita o implicita, delle norme e principi, posti a fondamento dell’attività e delle finalità professionali e formative cui fare riferimento e sono da considerarsi come gli obiettivi previsti dallo Statuto che l’associazione intende raggiungere.
Socio: persona fisica che aderisce all’associazione nei termini dello Statuto.
Volontario: persona fisica che presta la sua attività a titolo gratuito a favore dell’associazione, nei termini dei Regolamenti sociali.
Registro o Albo dei Soci: Registro o Albo ufficiale tenuto presso l’associazione in cui risultano essere iscritti tutti i soci (ordinari e/o sostenitori) che prestano la propria attività a favore dell’associazione.
Altri soggetti concessionari (fatto salvo quanto al successivo articolo 6): persona fisica o giuridica a cui viene accordato, in sub-concessione, l’uso del logo o del marchio ETA, nell’ambito di accordi fra le parti aventi ad oggetto la realizzazione di campagne comunicative, manifestazioni, progetti, eventi in genere, patrocini e partnership.
FORMATO DEL LOGO E DELLA PATCH
Nel seguito vengono indicati il logo associativo ufficiale ‘fig. 1’, la patch o bollino (da applicare sulle divise, abiti da lavoro, etc.) con diametro massimo di cm. 9 ‘fig. 2’, entrambi ad uso dei soci, regolarmente iscritti nell’Albo tenuto presso l’associazione. Questi, definiti come “logo”, “marchio” e “patch” o “bollino”, saranno, sino ad eventuale modifica approvata dall’Assemblea dei Soci, quelli che seguono:
PRESCRIZIONI GRAFICHE
I loghi potranno essere riprodotti in bianco e nero, oppure, a colori, utilizzando esclusivamente le medesime tonalità delle immagini riportate sopra. I loghi possono essere riprodotti in dimensioni reali o maggiori o minori rispetto ad esse, purché al fine di evitare qualsiasi effetto di stretching o distorsione sul logo, ne vengano rispettate le proporzioni e ne venga assicurata la leggibilità. Non è consentita la riproduzione parziale dei loghi. I loghi possono essere riprodotti lasciando inalterate le proporzioni che caratterizzano le immagini riportate sopra. Non è consentito a nessuno modificare, alterare, aggiungere, spostare, eliminare anche solo parte dei simboli, delle immagini, dei colori, delle proporzioni o del testo contenuto nei predetti loghi. I loghi devono essere utilizzati su sfondo bianco.
PRESCRIZIONI PER L’USO DEL DECALOGO, DEL LOGO O MARCHIO E DELLA PATCH
Modalità di utilizzo del decalogo, logo o marchio e della patch
A tutti gli iscritti o aderenti all’associazione nella qualità di “socio” o “volontario” è concessa la facoltà di utilizzare il decalogo, i loghi associativi esclusivamente nell’ambito dei profili social personali (non aziendali); l’utilizzo dei loghi associativi da parte dei soci e dei volontari non è soggetto a nessuna scrittura privata o contratto di concessione.
Ai partner istituzionali (associazioni e organizzazioni no-profit, enti pubblici) è concesso utilizzare i loghi nell’ambito dei siti web e profili social ufficiali; l’utilizzo dei loghi associativi da parte dei partner istituzionali non è soggetta a nessuna scrittura privata o contratto di concessione. Questa concessione si limita:
• all’attività di utilizzo del logo in combinazione con un “messaggio di sostegno” ai principi associativi, o in combinazione con la promozione delle attività sociali;
• all’attività di condivisione e diffusione dei post ufficiali.
Ai partner non istituzionali (soggetti privati con finalità di lucro) l’uso del logo potrà essere concesso solo con specifica delibera da parte del Consiglio direttivo e con le modalità ivi indicate; l’utilizzo dei loghi associativi da parte dei partner non istituzionali è subordinato al perfezionamento attraverso uno specifico contratto di concessione.
“Ai soci e ai volontari regolarmente iscritti è concesso anche l’uso del bollino distintivo (fig. 2), con lo scopo di far conoscere a terzi la propria appartenenza alla stessa ETA, comunque verificabile attraverso il Registro pubblico tenuto presso l’associazione. Accostando la propria persona al bollino si dichiara di essere regolarmente iscritti all’associazione per l’annualità indicata sullo stesso. La patch può essere utilizzata in riferimento alla persona fisica iscritta ad ETA e non all’organizzazione di cui la persona fa eventualmente parte. L’utilizzo della patch/ bollino è consentito ai soli fini informativi e non commerciali o promozionali. Eventuali usi non previsti saranno oggetto di sanzioni secondo il successivo art. 8 del presente Regolamento. Per gli usi consentiti, l’appartenenza ad ETA, attraverso il bollino, potrà essere comunicata utilizzando uno o più dei seguenti canali: profili social (Facebook, Instagram, Twitter, etc.) siti web, e-mail, biglietti da visita, targhe, presentazioni, carta intestata”.
Divieti specifici
Non sono ammessi utilizzi diversi da quelli indicati al precedente paragrafo 6.1 o in contrasto con la politica e i principi associativi o con le delibere dell’Associazione. Qualsiasi altro uso differente dovrà essere preventivamente autorizzato dal Consiglio Direttivo, come nel caso di società o soggetti singoli con finalità di lucro. In questi casi, l’utilizzo dei marchi sarà sempre soggetto alla preventiva autorizzazione del Consiglio direttivo.
PRESCRIZIONI PER L’USO DEL MARCHIO DA PARTE DEI SOGGETTI CONCESSIONARI
I soggetti concessionari potranno utilizzare il marchio a seguito di specifici Accordi formalizzati fra le parti. Le modalità d’uso del marchio per l’uso del logo e del marchio, saranno stabilite di volta in volta in specifici Accordi, a cui si rimanda, che disciplineranno le modalità di utilizzo del marchio e dei loghi.
SANZIONI
L’uso difforme o improprio del logo o marchio, della patch o bollino e del decalogo, rispetto alle prescrizioni contenute nel presente Regolamento, costituisce illecito disciplinare. Le presenti norme disciplinari integrano e non sostituiscono il sistema più generale delle azioni legali di tutela previste dalla normativa relativa al tema del “copyright e del “diritto d’autore”.
Il Consiglio direttivo, in caso riscontrasse l’uso improprio o difforme del marchio o del logo, procederà con le seguenti tipologie di sanzioni irrogabili nei confronti degli associati, dei volontari o dei soggetti concessionari che avranno trasgredito le prescrizioni di utilizzo:
- ammonimento scritto;
- sanzione pecuniaria pari fino a 5 volte il valore del vantaggio economico stimato per l’uso improprio del marchio, con un minimo di € 500,00 ed un massimo di € 10.000,00;
- revoca definitiva della qualifica di socio, volontario o di soggetto concessionario. Il Consiglio direttivo si riserva di applicare le predette sanzioni disciplinari in maniera graduale (dalla meno severa alla più severa), oppure, in maniera diretta (direttamente alle sanzioni più severe, saltando anche le misure iniziali ed intermedie), in funzione della gravità della trasgressione. In caso di inerzia del soggetto richiamato, nella risoluzione della trasgressione ravvisata, per adeguarsi agli ammonimenti e/o alle prescrizioni del presente Regolamento e del Consiglio direttivo, quest’ultimo, si riserva di esercitare la propria tutela legale tramite denuncia alle Autorità competenti. Il ricorso alle “vie legali” è anche previsto in tutti i casi in cui soggetti terzi non autorizzati (NON soci, NON volontari, soggetti NON concessionari) utilizzassero in maniera impropria il marchio ETICAL TRANSPORT APPROACH o ETA, violando la normativa specifica in materia di copyright e di diritto d’autore. Questi casi saranno prontamente segnalati sui canali informativi istituzionali utilizzati dall’Associazione, al fine di non creare confusione sul mercato e rendere chiarezza alle parti sociali interessate.
PUBBLICITÀ AL REGOLAMENTO
Al presente Regolamento deve essere data massima divulgazione utilizzando gli strumenti ed i canali considerati dal Consiglio direttivo maggiormente adeguati.
Il Consiglio Direttivo
Il Presidente: Emanuela Carpella
Il Vicepresidente: Giuseppe Lacorte
Il Segretario: Antonio dr. Colaianni
Il Consigliere: Gianmarco dr. Codazzi